Ogni qual volta si pensa al nostro territorio vengono richiamati immediatamente alla mente i sapori e gli odori che solo la nostra terra da nord a sud isole comprese riesce a donarci. Prodotti agricoli, ortofrutticoli, vitigni, e tanto altro ancora allieta le giornate faticose quotidiane adornando le nostre tavole. Tra questi vi è un prodotto che solitamente si consuma a fine pasto e che rinfresca il palato: stiamo parlando della crema di liquore al melone. Un liquore a base di infuso di melone (cantalupo) che viene creato e diffuso specialmente in Italia, ed in particolar modo ha origini nel meridione e che puoi trovare tranquillamente anche nel nostro shop. Andiamo per tanto a scoprire insieme ulteriori caratteristiche di questo liquore, dove conservarlo, cos’è nello specifico, quando scade, quanti gradi ha il crema di melone, quanto tempo lo si può tenere aperto.

Dove conservare la crema di melone?

Partiamo dalla conservazione del crema di melone, e quindi dal dove tenerlo. Questo prodotto liquoroso va tenuto una volta aperto per circa 3 mesi in frigorifero non in congelatore.

Come conservare la crema di melone?

Ribadendo e riprendendo in parte quanto detto sopra, la crema di melone è un liquore e pertanto ha bisogno di una conservazione specifica. In questo caso esso va tenuto in frigo non in freezer per mantenere inalterate le caratteristiche intrinseche sia di sapore che di nutrimento. Nulla di particolarmente complicato, comunque. Nessun frigorifero ad hoc. Semplicemente, va bene quello che si ha in casa per il classico uso.

Quanti gradi ci sono nella crema di melone?

Veniamo ora ad un’altra informazione utile per gli amanti ed appassionati di liquori, ossia la gradazione. Quest’ultima ci fa capire il tasso alcolico della bevanda in questione a base di melone, che sfiora i 17 gradi nella fattispecie. Questa portata di fine pasto, ottima alternativa al tradizionale caffè, è per tanto nella media dei liquori come gradazione e non ha una portata elevata nel merito.

A cosa fa bene la crema di melone?

Ora affrontiamo il discorso delle proprietà nutrizionali della crema di melone andando a sfatare anche alcuni miti tramandati nel tempo in proposito. Spesso infatti si pensa che liquori come quello in oggetto siano un toccasana per la digestione e quindi un perfetto fine pasto. Come in tutte le cose, non bisogna esagerare ma se preso nelle giuste dosi si può rivelare un ottimo ‘chiudicena’. Contrariamente a quanto si possa pensare per tanto l’idea di considerarlo un digestivo tout court è errata ma resta pur sempre un ottimo elemento per concludere una cena o un pranzo, più che altro per rinfrescare il palato e togliere dalla bocca sapori forti come possono essere quelli del pesce, o di un arrosto. Quindi fa bene sul piano palatale questo liquore date le sue note fruttate. Per rispondere alla domanda riguardante a cosa fa bene la crema di melone: di sicuro al palato e alla sensazione digestiva.

Gustare la crema di melone prima del Sentiero degli dei: con “L’Alambicco” è possibile

In ultimo vogliamo concludere questa rassegna informativa di approfondimento su uno dei liquori più apprezzati del sud Italia, con una curiosità che collega il crema di melone niente meno che al Sentiero degli Dei. Quest’ultimo è ben noto agli amanti del trekking e delle camminate all’aperto per essere una meta e tappa ideale sul versante costiero campano. Ebbene vi è un particolare luogo in cui la crema di melone può essere assaporato se in prossimità del sentiero menzionato: stiamo parlando della nostra azienda storica “L’ Alambicco”. Questi è un punto vendita storico sito ad Agerola, a pochi passi dall’inizio del Sentiero degli Dei; ecco quindi che prima di cominciare a dedicarsi al trekking e allo sport all’aria aperta ci si può rinfrescare con la crema di melone presso questo rinomato punto vendita di liquori artigianali. Tra di essi troviamo ovviamente come must della casa anche la crema di melone. Un’occasione imperdibile dunque per unire il sapore alla natura e alla meraviglia della costa campana. Un luogo dove si ha l’opportunità di osservare panorami stupendi ma anche di degustare liquori altrettanto pregiati e meritevoli di attenzione. Non resta fare altro che impostare il navigatore della propria auto su “L’Alambicco” e fare rotta verso questa tappa da non mancare nelle vicinanze del Sentiero degli Dei. Due mete uniche che insieme rappresentano due eccellenze del meridione d’Italia.